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Al via la seconda tranche dei finanziamenti per la demolizione delle opere abusive prevista dal fondo da 10 milioni di euro del MIT
Il Ministero delle Infrastrutture (ex MIT, ora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) rende noto che il 15 maggio 2021 è partita la seconda campagna, che si protrarrà fino al 15 giugno 2021, per concedere alle Amministrazioni che ne facciano richiesta i contributi per interventi di abbattimento e rimozione.
Ciò in base a quanto previsto dal decreto interministeriale n. 254 del 23 giugno 2020, con il quale sono stabiliti i criteri di utilizzazione e ripartizione dei fondi per la demolizione delle opere abusive.
La dotazione del fondo (di cui alla legge 205/2017) è di 10 milioni di euro.
I contributi statali saranno concessi a copertura del 50% del costo degli interventi di rimozione/demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza (o totale difformità) dal permesso di costruire; sono incluse:
- le spese tecniche e amministrative;
- le spese connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.
Il restante 50% è a carico del bilancio comunale o di eventuali fondi di cui i Comuni già dispongano.
Fondo demolizioni opere abusive: il decreto 23 giugno 2020
Il decreto disciplina le modalità per l’erogazione ai Comuni dei contributi per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive a valere sul fondo di cui all’art. 1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Possono presentare la domanda di concessione del contributo i Comuni nel cui territorio ricadono l’opera o l’immobile realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31 del dpr n. 380/2001.
Il contributo ha ad oggetto le spese connesse agli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti.
Finalità e criteri di utilizzazione del fondo
Le risorse attribuite al fondo sono utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 m³ insistenti sulle seguenti aree:
- aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
- aree a rischio idrogeologico;
- aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D (di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018);
- aree sottoposte a tutela ai sensi del dlgs n. 42/2004;
- aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette appartenenti alla rete natura 2000.
Criteri di ripartizione delle risorse attribuite al fondo
Le risorse sono assegnate ai Comuni, nei limiti delle disponibilità finanziarie annuali, a seguito dell’istruttoria positiva delle richieste presentate.
La ripartizione delle risorse assicura la realizzazione di almeno un intervento di demolizione in ciascuna regione, individuato a partire dalla maggiore volumetria dello stesso.
Le somme assegnate agli enti locali per ciascun intervento sono pari al 50% del costo totale dello stesso, indicato al momento della presentazione della domanda e risultante dal quadro tecnico economico.
Entro 3 mesi dal termine per la presentazione delle domande di contributo, sarà approvato l’elenco degli interventi ammessi al contributo, con indicazione delle relative somme assegnate.
I Comuni dovranno provvedere all’affidamento dei lavori e alla stipulazione del contratto con l’impresa entro 12 mesi dall’assegnazione ed alla conclusione degli interventi nel termine di 24 mesi dalla data di assegnazione dei contributi, pena la revoca del contributo.
Modalità di presentazione delle domande di contributo
Sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) è disponibile l’apposito sistema informatico per la presentazione delle domande di contributo (tramite il modulo elettronico). Sono, inoltre, resi noti i termini per la presentazione delle domande e gli elementi amministrativi e contabili da indicare.
Non sono ritenute ammissibili le domande presentate oltre il termine stabilito e devono essere complete, a pena di nullità, degli elementi amministrativi e contabili concernenti gli interventi da eseguire, nonché dell’attestazione della copertura finanziaria per ciascun intervento proposto, nella misura del 50% del costo complessivo dello stesso.
Clicca qui per accedere al portale MIT del fondo

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/bando-demolizione-opere-abusive/