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Colonnine di ricarica auto elettriche: cosa sono, come si ricaricano, tempi e costi, le regole in condominio e il bonus 50% ad uso privato
Le colonnine di ricarica auto elettriche sono distributori di energia elettrica tramite i quali è possibile ricaricare un veicolo elettrico (furgone, auto, moto, bici).
I veicoli elettrici abbattono il consumo di petrolio, fanno risparmiare rispetto ai veicoli tradizionali e non creano inquinamento nei centri abitati.
Questo quanto si legge nel “Vademecum per le ricariche condominiali e private“, promosso da ANACI, Motus-E, Cei-Cives e Class onlus, dedicato alle realtà e alle potenzialità dei mezzi elettrici.
Le stringenti normative mondiali in materia di emissioni hanno spinto la maggior parte dei costruttori a puntare sulla mobilità elettrica (laddove il motore elettrico per auto utilizza l’energia elettrica accumulata dalla batteria) che nei prossimi anni avrà un impatto sempre più rilevante nella nostra quotidianità.
Il settore della mobilità elettrica è, infatti, destinato a decollare anche in Italia, diventando un vero e proprio volano per l’economia del nostro Paese.
Il Vademecum
Il documento è essenziale per i possessori di veicoli elettrici: fornisce semplici ed utili con nozioni base sulla mobilità elettrica; nonché le regole per mettere i punti di ricarica nel condominio. Questi si distinguono, infatti, in privati e quelli ad uso condominiale: i primi sono un bene disponibile del singolo proprietario; i punti di ricarica condominiali sono un bene comune usufruibile dai condòmini e disciplinato dai rispettivi regolamenti.
Ecco una sintesi dei temi trattai nel vademecum:
- come è fatta l’auto elettrica;
- come si ricarica l’auto elettrica;
- guida ai connettori;
- tempi e costi di ricarica;
- domande e risposte – ricarica domestica;
- auto elettrica: le regole per mettere i punti di ricarica nel condominio;
- veicoli a confronto – C-Zero vs C3;
- le normative di riferimento – focus: legge di bilancio 2019.
Il quadro normativo
Di seguito una sintesi delle disposizioni normative per le installazioni private e in condominio.
Per gli edifici residenziali di nuova costruzione il decreto Sviluppo, dl 83/2012, ha inserito all’art 4 del dpr n. 380/2001 il comma 1-ter che ha previsto l’obbligo di installare le colonnine elettriche, imponendo ai Comuni di adeguare entro il 1° giugno 2014, il proprio regolamento edilizio.
Il dlgs n. 257/2016 ha prorogato tale termine al 31 dicembre 2017 e previsto l’obbligo di installazione per tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20% di quelli totali.
Inoltre, il decreto del 3 agosto 2017 individua le dichiarazioni, le attestazioni, le asseverazioni e gli elaborati tecnici da presentare a corredo della segnalazione certificata di inizio attività per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
Il decreto stabilisce che la realizzazione di punti di ricarica in immobili e aree private anche aperte ad uso pubblico, resta attività libera non soggetta ad autorizzazione né a segnalazione certificata di inizio di attività se sono rispettati i seguenti requisiti e condizioni:
- il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica né una modifica della connessione esistente;
- il punto di ricarica è conforme ai vigenti standard tecnici e di sicurezza;
- l’installazione del punto di ricarica è effettuata da un soggetto abilitato e nel rispetto delle norme di sicurezza elettriche;
- l’installatore deve rilasciare un certificato di conformità dell’impianto e del suo funzionamento alle norme di sicurezza elettrica.
Se si dispone di un box privato, per installare la colonnina elettrica, si deve solo comunicare l’intenzione all’amministratore, fatte salve le precauzioni legate alla sicurezza degli impianti elettrici. Si tratta, del resto, di attività edilizia soggetta a Scia.
I punti di ricarica condominiali sono un bene comune usufruibile dai condòmini e disciplinato dai rispettivi regolamenti.
L’acquisto e installazione dell’impianto possono essere deliberati, in prima o in seconda convocazione, a maggioranza. La spesa va ripartita in base ai millesimi di proprietà salvo diversa convenzione, mentre quella riguardante la ricarica va ripartita in base al consumo registrato dall’accorgimento tecnico consigliato dall’installatore.
Bonus 50% per installazione colonnine ad uso privato
La legge di Bilancio 2019 ha introdotto la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza
addizionale fino ad un massimo di 7 kW, per chi installa, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, infrastrutture di ricarica elettriche, anche nei condomìni.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro procapite.
Per accedere all’agevolazione, le infrastrutture di ricarica devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico; sono, quindi, agevolate le stazioni di ricarica poste a servizio di condomini o delle singole abitazioni, l’importante è che siano ad uso esclusivo dei condomìni, che le acquistano in ragione della propria quota e che, sempre pro-quota, potranno detrarre parte dell’importo.
Clicca qui per scaricare il vademecum

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/vademecum-colonnine-ricarica-auto-elettriche/