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In consultazione pubblica la prassi di riferimento UNI contenente le procedure per il recupero dei rifiuti derivanti dalle attività di costruzione e demolizione
In fase di consultazione pubblica fino al 2 ottobre 2019 la UNI/PdR per la gestione dei rifiuti in edilizia, che individua la metodologia operativa per il recupero dei rifiuti derivanti dalle attività di costruzione e demolizione.
Nel contesto delle attività di costruzione e demolizione, infatti, la Direttiva 2018/851/EU fa esplicito riferimento alla necessità di:
incentivare la ricostruzione, il rinnovo e, se del caso, la ridestinazione dei prodotti, come pure piattaforme di condivisione e di adottare misure intese a promuovere la demolizione selettiva onde consentire la rimozione e il trattamento sicuro delle sostanze pericolose e facilitare il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità tramite la eimozione selettiva dei materiali, nonché garantire l’istituzione di sistemi di cernita dei rifiuti da costruzione e demolizione almeno per legno, frazioni minerali (cemento, mattoni, piastrelle e ceramica, pietre), metalli, vetro, plastica e gesso.
Prassi di riferimento per la gestione dei rifiuti
La prassi definisce le metodologie, e le modalità operative, utili alla progettazione della gestione dei rifiuti, derivanti dalle attività di cantiere. Essa applica le procedure per la decostruzione selettiva, consistente nelle operazioni di separazione in frazioni omogenee tramite l’utilizzo di macchinari e attrezzature.
Si tratta, in pratica, di procedure finalizzate al recupero, riciclo e riuso, dei rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione nei cantieri; operazioni finalizzate alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e allo sviluppo di bioeconomie.
A tal fine le azioni necessarie sono:
- identificare i trasportatori di rifiuti e gli impianti di riciclo in zona
- decidere se la separazione verrà fatta in situ o fuori dal cantiere
- ricercare i materiali che possono essere riciclati, riutilizzati e recuperati all’interno del Comune o della Regione e deviarli di conseguenza dal conferimento in discarica
- comunicare all’Ente competente, ove previsto, le quantità di materiale recuperate e riciclate dagli appaltatori e subappaltatori e acquisire i documenti che attestino tali percentuali.
La descrizione del processo prende in considerazione sia gli edifici esistenti (costruito) da ristrutturare o da demolire, sia quelli di nuova realizzazione (nuova costruzione).
Nel caso di edifici esistenti è necessario compilare il database dei materiali utilizzati; per quelli esistenti, invece, deve essere utilizzato il database dei materiali in fase di indagine destinabili al riciclo ed al riuso.
Infine, ricordiamo che la presente prassi di riferimento, stilata dai professionisti delle categorie tecniche coordinati dall’Ente Italiano della Normazione (UNI), non è una norma nazionale, ma un documento pubblicato da UNI (come previsto dal Regolamento UE n. 1025/2012) che raccoglie prescrizioni relative a prassi condivise.
Clicca qui per scaricare la bozza in consultazione

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/gestione-dei-rifiuti-in-edilizia/