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Modificato il dpr 380/2001: dal Mit nuovi laboratori autorizzati non ufficiali per effettuare prove e controlli su materiali su strutture esistenti
Aumentano i cosiddetti laboratori autorizzati per effettuare prove e controlli su materiali su strutture e costruzioni esistenti: il Ministero delle Infrastrutture potrà autorizzare a breve nuove forme di laboratori non ufficiali, oltre a quelli previsti dalla legge n. 1086/1971.
Infatti con la legge n. 55/2019 (di conversione del dl 32/2019, il cosiddetto decreto Sblocca cantieri) sono stati approvate diverse modifiche al Codice appalti (dlgs 50/2016) ed al Testo unico per l’edilizia (dpr 380/2001); tra queste, la modifica all’art. 59 del dpr 380/2001 che prevede tra le competenze dei laboratori ufficiali le prove e i controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti, coerentemente alle previsioni delle NTC 2018.
La legge n. 55/2019 al Capo I, art. 3, comma 1, prevede la seguente modifica al Testo Unico:
all’articolo 59, comma 2, dopo la lettera c) è aggiunta la lettera c-bis) prove e controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti
Si aggiorna quindi l’elenco delle forme di laboratorio per i test in ambito edilizio; accanto ai laboratori autorizzati ad effettuare prove sui materiali da costruzione (per i cosiddetti controlli di accettazione sui materiali impiegati nelle strutture in costruzione) ed ai Laboratori autorizzati ad effettuare prove su terre e rocce, si aggiungono ora i Laboratori per i controlli e le prove sulle strutture esistenti.
Laboratori ufficiali
Ricordiamo, che i laboratori ufficiali sono quelli:
- universitari
- di Scienza delle costruzioni del Centro studi ed esperienze dei servizi antincendi e di protezione civile di Roma
- dell’Istituto sperimentale di Rete ferroviaria italiana spa
- del Centro sperimentale dell’Ente nazionale per le strade Anas di Cesano.
La novità introdotta dalla Legge 55/2019 trova riscontro positivo da parte delle associazioni di categoria dei tecnici esperti nei controlli non distruttivi sulle strutture che, finalmente, vedono riconosciuta la loro professionalità attraverso l’inquadramento in una vera e propria nuova categoria.
Con questo provvedimento il nostro Paese è il primo in Europa ad aver individuato soggetti preposti al controllo diagnostico sulle strutture esistenti.
NTC 2018
In merito alle prove per la caratterizzazione dei materiali ai fini della valutazione degli edifici esistenti, le NTC 2018 hanno introdotto una nuova disposizione in base alla quale per le prove, il prelievo dei campioni dalla struttura e l’esecuzione delle prove stesse devono essere effettuate a cura di un laboratorio di cui all’art. 59 del dpr 380/2001.
Analogamente per le prove di accettazione in cantiere sul calcestruzzo, stabiliscono che le prove di accettazione e le eventuali prove complementari, carotaggi compresi, devono essere eseguite e certificate dai laboratori di cui all’art. 59 del dpr 380/2001.
Tali disposizioni riguardano soltanto le prove distruttive; non riguardano invece le eventuali prove non distruttive da effettuarsi sulla struttura esistente o in fase di accettazione da parte del direttore dei lavori. Le prove complementari non fanno parte delle prove non distruttive e devono essere eseguite dai laboratori di cui all’art. 59 del dpr 380/2001.
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva chiarito (circolare 21 marzo 2018, n. 3187) che il prelievo dei campioni sulle strutture può essere effettuata dai laboratori prove materiali già autorizzati sulla base della circolare 7617/STC.
Clicca qui per scaricare la Legge n. 55/2019

Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/ok-ai-nuovi-laboratori-autorizzati-per-le-prove-sui-materiali-da-costruzione-su-strutture-e-costruzioni-esistenti/