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La regione Lombardia ha approvato il regolamento edilizio tipo, si aggiunge così ad altre 12 Regioni che già lo hanno adottato
La regione Lombardia ha adottato, con una delibera (del 24 ottobre 2018 n. 11/695) proposta dall’assessore al Territorio e Protezione civile, di concerto con l’assessore al Bilancio e Semplificazione, il regolamento edilizio-tipo (RET) che recepisce l’Intesa tra Governo, Regioni e Autonomie Locali del 2016.
Si tratta, come sottolineato anche dalla regione stessa, di una semplificazione burocratica che ha i seguenti obiettivi:
- standardizzare le norme in tutti i Comuni lombardi, facilitando la vita di cittadini e professionisti
- favorire la valorizzazione delle risorse energetiche
- rilanciare il settore edile e la rigenerazione urbana sostenibile.
Con il recepimento di questa norma, infatti, si uscirà dalla complessità delle centinaia di regolamenti diversi per approdare finalmente ad uno schema di definizioni uniformi, metodi, procedure e tempi certi da seguire.
Regolamento edilizio tipo Lombardia, come dovranno adeguarsi i Comuni
I Comuni dovranno adeguarsi entro e non oltre 180 giorni al Regolamento edilizio tipo Lombardia.
Il mancato adeguamento comporterà comunque la diretta applicazione delle definizioni uniformi che prevarranno sulle disposizioni comunali.
Sono stati già previsti quattro incontri di “accompagnamento” sul territorio: uno a Milano e altri tre a Brescia, Lecco e Lodi. In queste sedi ai tecnici e amministratori comunali verrà fornito un testo commentato, per aiutarli a ridefinire i regolamenti edilizi.
La Lombardia si aggiunge così alle altre 12 regioni che già lo hanno adottato:
Il Regolamento Edilizio Tipo
Ricordiamo che lo schema di Regolamento è finalizzato a garantire l’uniformità di impianto, la semplificazione e standardizzazione in materia edilizia in conformità ai contenuti dell’Agenda per la Semplificazione 2015/2017.
Dalla data di pubblicazione della deliberazione sul Bur della Regione, i Comuni hanno 180 giorni per adeguare i propri regolamenti edilizi allo schema di regolamento tipo ed ai relativi allegati, quali:
- il quadro delle definizioni uniformi
- la ricognizione delle disposizioni incidenti sugli usi e le trasformazioni del territorio e sull’attività edilizia, integrata con la normativa regionale
- la norma transitoria in attesa degli adempimenti comunali
Ricordiamo che il regolamento edilizio tipo si articola in 2 parti:
- Principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia
- Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia
Le 42 definizioni uniformi sono contenute nell’Allegato A: dalla “superficie netta” alla “superficie utile”, dal “soppalco” alla “sagoma”, oppure anche solo “l’altezza dell’edificio”
Nell’Allegato B, si trovano 118 norme statali che hanno un impatto sull’edilizia nel nuovo regolamento comunale.
Il Regolamento indica, in pratica, i requisiti prestazionali degli edifici, con particolare riguardo alla sicurezza e al risparmio energetico; deve essere adottato dai Comuni veneti entro 180 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di recepimento. In caso di mancato recepimento da parte della Regione, i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati.
Qualora i Comuni non provvedano nei 180 giorni, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili (art. 2, comma 3, dell’Intesa).
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Indirizzo articolo: http://biblus.acca.it/regolamento-edilizio-tipo-la-lombardia-si-aggiunge-allelenco-delle-regioni-che-lo-hanno-adottato/